Eduardo Colombo, Il voto ed il suffragio universale
da "Réfractions" n° 7, autunno 2001
Traduzione di Ario Libert
"Gli anarchici non votano!"
Abbiamo ascoltato quest’affermazione con una certa frequenza. È vera?
Vediamo innanzitutto cos’è votare.
I. Il voto è una procedura per esprimere un’opinione o una volontà. Nell’etimologia latina, votum è il participio passato di vivere: invocare (dal dizionario Littré), augurare, dare o rifiutare il proprio augurio. Votare, è dare la propria voce in capitolo (nelle antiche confraternite religiose). Si può votare in diversi modi, come ad esempio, per ordini o per testa. Il suffragio, o voto, è un metodo che serve abitualmente a formare una maggioranza (relativa, semplice, di 3/4, ecc.). Non ha senso che nel caso in cui si può considerare che l’esistenza di un’opinione maggioritaria sia pertinente alla questione.
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